Tutto è racchiuso nell’arte della scomparsa. Solo ciò che accade nel modo di scomparire è veramente altro. Occorre che questa scomparsa sia il luogo di apparizione dell’Altro, del mondo, dell’oggetto. Del resto è il solo modo che possiede l’Altro per esistere: la nostra propria scomparsa.

Il solo desiderio profondo è il desiderio di oggetto. Vale a dire non di ciò che ci manca, nemmeno di ciò (colui o colei) a cui manchiamo, ma di colui o colei a cui non manchiamo, di ciò che può esistere tranquillamente senza di noi. Ciò a cui non manchiamo: è questo l’Altro, è questa l’alterità radicale. Il desiderio è sempre quello di questa perfezione estranea, e al tempo stesso quello di romperla o distruggerla. Non ci si appassiona ad altro che a ciò di cui si vuole al contempo dividere e rompere la perfezione e l’impunità.

Jean Baudrillard

sempre a portata di mano:

Brian Eno – The Shutov Assembly
Joni Mitchell – Night Ride Home 1991
Tim Buckley – Starsailor
Van Morrison – Common one 1980
Jon Hassell – Fascinoma
Miles Davis – In a Silent Way 1969
Fripp & Eno – The Equatorial Stars 2004
Djivan Gasparyan – I Will Not Be Sad In This World
Biosphere – Substrata 1997
Daniel Lanois – Acadie